Scrittore rumeno. Compiuti gli studi di Diritto a
Budapest e a Vienna, dove incontrò M. Eminescu col quale fondò la
società studentesca “La giovane Romania”, rientrò in
patria (1874) dedicandosi all'insegnamento e al giornalismo. Divenuto segretario
del Partito nazionale della Transilvania, fu direttore della
“Tribuna” di Sibiu (1884-94) e del “Focolare” di
Bucarest (1894-96). Alla fine della prima guerra mondiale venne incarcerato con
l'accusa di collaborazionismo e, ottenuta la grazia, visse gli ultimi anni in
solitudine. Dopo la sua prima opera, una commedia (
La figlia del sindaco,
1871),
S. pubblicò numerose raccolte di novelle caratterizzate da
un'analisi attenta a livello sociale e psicologico dell'ambiente contadino della
Transilvania, rappresentato con toni realistici e moraleggianti (
Novelle
popolari, 1881;
La figlia della foresta, 1884;
Novelle, 6
volumi, 1892-1926;
Il mulino della fortuna, 1896). Compose inoltre
romanzi di costume e storici (
Mara, 1906;
L'ultimo degli
Armaş, 1923), drammi storici (
Gaspar Graţiani, 1888-89) e
opere memorialistiche (
Le prigioni, 1921;
Ricordi, 1924)
(Şiria, Arad, Transilvania 1848 - Bucarest 1925).